

Domenica 1 Ottobre lungo il Tartaro – Canalbianco da Torretta a Canda. Discesa di km 18 aperta a tutte le imbarcazioni a propulsione umana.
Domenica 1 Ottobre lungo il Tartaro – Canalbianco da Torretta a Canda. Discesa di km 18 aperta a tutte le imbarcazioni a propulsione umana.
Questa è l’introduzione al video della manifestazione:
“Quel tratto del Grande Fiume, tra Sermide e Santa Maria Maddalena, mitico teatro della manifestazione (1° VoLuPo) ha affascinato e saziato d’avventura i 134 partecipanti”.
Per i secondi “Poesia polesana (1 e 2)”: usa un’unica introduzione:
La cena organizzata alla Nautica Sermide per l’accoglienza dei partecipanti arrivati il sabato da mezza Italia, ha sorpreso i presenti con un poetico intrecciarsi di versi e canzoni dedicati alle nostre acque, dalla Laguna al Delta. Passando fiumi e canali, piccoli e grandi.
– Michele per le poesie tra mito e storia popolare – Antonio per le “canzoni da bateo” e “Tera e Acqua”
Una iniziativa del Gruppo Remiero Adigetto per rilanciare la navigazione a remi nel Grande Fiume Po. Come sempre aperta a tutte le declinazioni del remo: barche alla veneta, canoe, SUP e barche da canottaggio.
L’acronimo VoLuPo ci ha suggerito la mascotte del lupo famelico sagomato lungo il verde Polesine ed il suo Po. Eccovi inoltre il REGOLAMENTO da leggere con attenzione.
ATTENZIONE: la vostra firma nel modulo avrà valore di liberatoria di responsabilità del GRA organizzatore.
Forza, che al 7 Maggio manca poco.
In contemporanea alla manifestazione “GIORNATA sull’ADIGETTO di ROVIGO“faremo giocare i bambini con questa idea che ci è venuta modificando l’antico gioco della “Corsa dei tappi”, trasformato in anello idro-fluviale in miniatura
Torniamo in acqua a Villanova del Ghebbo con la 5a Giornata sull’Adigetto!
La vogata partirà dalla piazza A.Rossi di Villanova risalendo il corso verso Lendinara fino alla chiusa per poi fare ritorno al punto di partenza. Dopo pranzo la 3a Regata sull’Adigetto in mascareta.
Domenica 19 settembre manifestazione remiera ad Adria: Vogata lungo il Canalbianco con barche di voga alla veneta, kayak e canoe – partenza attracco Canottieri – arrivo nel centro città davanti al Teatro Comunale. Con la collaborazione della Canottieri Adria e Remiera Clodiense.
Pomeriggio: ore 15 gare in kayak per ragazzi – ore 16 Regata su mascarete veneziane – premiazione e intrattenimento del gruppo folcloristico Ande, balli e canti
PROGRAMMA DELLA GIORNATA DELL’ADIGETTO A ROVIGO DEL 13 GIUGNO
Il Naviglio Adigetto a Villanova del Ghebbo sulla destra del Ponte Rosso si dirama nel canale Scortico che, dopo avere attraversato Fratta Polesine, sbocca in Canalbianco in località Pizzon, sede di un bel mulino storico ora restaurato e visitabile.
Nel libro “IL GAIBO – SCORTICO” di Paolo Sicchiero che tratta della Fratta medievale, si legge dell’importantissima funzione ricoperta in passato da questo canale, ottenuto dall’unione del Gaibo – dal ghebo veneziano quale insenatura d’acqua senza sbocco, origine stessa del nome del paese Villanova del Ghebbo – con lo Scortico (probabilmente significativo di scortego “scorciatoia”) tra i secoli XII e XIII, utilizzato successivamente dai veneziani per raggiungere le loro proprietà terriere e ville di campagna di Fratta Polesine, tra le quali spicca la palladiana Villa Badoer.
Dall’unione dei due corsi d’acqua Gaibo e Scortico si completava l’importantissimo collegamento del fiume Adige con il Canalbianco, passando per l’Adigetto che, nascendo da Badia Polesine, passava per Lendinara e Villanova del Ghebbo.
Quindi, mediante la Fossa di Polesella che raccordava il Canalbianco con il Po (purtroppo chiusa definitivamente dopo la tragica Alluvione del 1951) prendeva origine la più importante via fluviale di collegamento tra i due maggiori fiumi italiani del periodo.
Il GRUPPO REMIERO ADIGETTO, nell’intento di ricostituire la memoria un glorioso passato di civiltà fluviale, con la propria attività remiera e culturale, intende riportare le vie fluviali al centro delle relazioni di chi ne abita i rispettivi bacini.
Video “dal Pizzon a Fratta”:
In questa prospettiva, per esempio, si inscrive la partecipazione dei “barcari carbonari” alle recenti “rievocazioni della Fratta carbonara” a memoria di una tragica Festa di San Martino di 200 anni fa che portò i patrioti Antonio Villa e il conte Antonio Fortunato Oroboni, aderenti alla locale carboneria risorgimentale, prigionieri nel tristemente famoso carcere dello Spielberg assieme a Silvio Pellico :
Discendendo l’Adigetto a remi abbiamo verificato che nei giorni immediatamente successivi le manifestazioni si erano vistosamente ridotte le quantità di mondezza che vi scorrono di solito.
Già, scopriamo che il ritorno alla navigazione a remi (incredibilmente vietata da una legge del 1974) funziona come una sorta di avvertimento: “ATTENZIONE, da oggi il Naviglio Adigetto torna ad essere frequentato dalle sue acque, quindi non è più abbandonato all’incuria e all’inciviltà di chi lo ha preso per DISCARICA FLUENTE”.
Poi, bastano pochi giorni e i soliti ignoti riprendono quella pratica e tutto torna nella triste normalità, nonostante svariati e mai convincenti tentativi istituzionali e spot giornalistici di sollecitare le coscienze.
Pertanto, ben venga quell’ecologia frutto del divertimento e dell’aggregazione che riscopre i corsi d’acqua.
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